Adriana Volpe non ci sta: “E’ il mio ultimo comunicato…”

Nel mare dei matrimoni finiti dei personaggi dello spettacolo,  spicca quello di Adriana Volpe, recentemente balzato su tutti i giornali. La conduttrice non ci sta e chiede il silenzio e il rispetto: “è in atto un procedimento penale per maltrattamenti.”

Dopo due anni dallo scoppio della crisi tra Adriana Volpe e l’ex marito , il celebre agente immobiliare luxury Roberto Parli, in questi ultimi giorni si sono diffuse a macchia d’olio articoli che hanno messo in evidenza le accuse gravi della conduttrice nei confronti di lui, padre di sua figlia Gisele.

E’ di poche ore fa, un comunicato da parte della showgirl, pubblicato su Instagram, in cui mette in chiaro che lei non ha mai rilasciato dichiarazioni ai giornalisti.

Il comunicato di Adriana Volpe

Adriana Volpe e Roberto Parli si sono separati legalmente a giugno del 2021, ma le cose non si sono affatto chiuse lì. C’è in corso una pesante battaglia legale  che ha portato la Volpe davanti alle autorità giudiziarie in un’aula di tribunale a raccontare delle violenze verbali e dei soprusi subiti dall’ex marito.

Dichiarazioni che sono state estrapolate e diffuse nel web. Cosa che all’ex gieffina Vip non è piaciuta per niente:

“È il mio primo e ultimo comunicato che faccio. “ Esordisce così il lungo post che qualche ora fa Adriana Volpe ha pubblicato sul suo account Instagram. Poi aggiunge: “Vi chiedo di rispettare una situazione molto delicata e grave perché è in atto un procedimento penale per maltrattamenti. Siete difronte ad un codice rosso con una minore che oggi ha solo 11 anni. Mia figlia merita e DEVE ESSERE RISPETTATA. Ho fatto tanto per tutelare in questi anni mia figlia e la mia vita privata, NON HO MAI RILASCIATO INTERVISTE su quello che abbiamo vissuto ed oggi trovo articoli con miei virgolettati come se avessi parlato con i giornalisti. Cosa mai fatta! Umanamente trovo raccapricciante che si estrapolino delle miei dichiarazioni rilasciate in una aula di un tribunale.”

La conduttrice ci tiene a sottolineare, rivolgendosi alla stampa, di verificare la veridicità di quello che si riporta, perché si tratta di una minore. Riferendosi alle dichiarazioni rilasciate “di avvocati probabilmente solo in cerca di visibilità” E tuona: “SOLO CHI NON È IN GRADO DI DIFENDERSI NELLE AULE USA I GIORNALI!”

La replica dell’ex marito Roberto Parli

Ultimamente infatti su molte testate nazionali, è  apparsa la risposta dell”ex marito di Adriana Volpe che ha respinto tutte le accuse tramite il suo avvocato,  Laura Corbetta.

“È con indignazione per ciò che ha letto dalle svariate testate giornalistiche che Roberto Parli smentisce tutte le gravi accuse mosse dalla moglie, soprattutto quelle riguardanti la figlia che, anzi, è sempre stata da questi protetta.” Si legge su Il Messaggero. ma anche su La Repubblica e su FanPage.

Corbetta ha sottolineato inoltre come la Volpe si sarebbe resa protagonista di altre bugie, sempre comunque molto gravi, nei confronti del suo cliente.

“Con altrettanta menzogna e scorrettezza ha proferito le gravi accuse contro il marito divulgandole senza scrupolo, come quella riferita ai soldi che, a suo dire, avrebbe speso per scopi diversi da quelli famigliari. Accuse che Roberto Parli contesta e che saranno fatte oggetto di adeguata difesa e smentita, essendo il processo alle prime battute; semmai, è sempre stato il marito a provvedere al sostentamento in via esclusiva della famiglia, al pagamento di vacanze da sogno in località esclusive frequentate, grazie a lui, anche dalla moglie.”

Adriana Volpe non ci sta e chiede il silenzio

Adrian Volpe decide quindi di mettere in chiaro la sua ferma richiesta del silenzio stampa,  ammettendo di essere ricorsa alle registrazioni  delle conversazioni tra la figlia e il padre, per proteggerla. Poi si rivolge alle donne:

“Questo messaggio voglio che arrivi a tutte le donne che hanno subito violenza: non bisogna ne vergognarsi e ne pensare che sia un illecito se registrate per portare delle prove. In un anno e mezzo da marzo 2020 a settembre 2021 per la condotta violenta del mio ex marito è stata chiamata la polizia per tre volte, la prima volta sono stata costretta io dagli eventi, la seconda e la terza volta la polizia è stata chiamata dai familiari del mio ex marito. E questo credo possa far capire la gravità di quello che abbiamo vissuto.
Chiedo solo di tutelare mia figlia che ripeto è una minore e rispettare le istituzioni che hanno preso provvedimenti per proteggerci da una situazione molto critica. Basta con menzogne che sono al limite della calunnia. La verità è nelle aule dei tribunali e potrete avvalervi del buon diritto di cronaca alla sentenza. Ora vi prego RISPETTATECI CON UN DECOROSO SILENZIO.”

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