Franco dei Ricchi e Poveri, l’ultima tragica intervista

Il giorno dopo la morte del famosissimo volto dei Ricchi e Poveri, Franco Gatto, è spuntata fuori l’ultima sua intervista rilasciata a Vieni da me.

La morte di Franco Gatti, celebre componente del gruppo musicale Ricchi e Poveri, ha lasciato tutti senza parole perché davvero inaspettata. Moltissimi i vip e le persone comuni che hanno voluto ricordarlo. A esprimere tutto il suo cordoglio è stata anche Marina Occhiena, che ha lasciato i Ricchi e Poveri nel lontano 1981 ma che ha sempre conservato un ricordo bellissimo di Gatti.

franco gatti
Fonte: web

“Non ci voleva proprio”, ha dichiarato commossa la Occhiena. “Mi porterò dentro per sempre il video messaggio che mi ha mandato qualche settimana fa proprio alla vostra trasmissione. Lui non stava bene, lo aveva dichiarato, e avrebbe anche potuto non farlo e invece lui…Gliene sarò per sempre grata”. Dopo la tragica morte di Gatti, è stata riportata alla luce l’ultima sua intervista, che ha messo in risalto tutta la profonda umanità e dolcezza d’animo di questo simbolo della musica italiana.

Franco Gatti, l’ultima commovente intervista

Nell’ultima intervista rilasciata ai microfoni di Caterina Balivo a Vieni da me, nel 2019, Gatti aveva ricordato la dolorosa morte del figlio ventenne a causa di un mix di alcol e droga. E le sue parole non hanno potuto non commuovere.

franco gatti figlio
Fonte: web

Il suo Alessio, morto a 23 anni, di messaggio gliene mandava sempre. “Io mio figlio lo sento vicino. Era veramente incredibile, io avevo la passione per i titoli borsistici. Gli ho insegnato qualcosa, nel giro di sei mesi ha iniziato a guadagnare soldi e poi dava dei consigli lui a me”, ha ricordato Gatti, commosso. “Gli avevo insegnato tre accordi al piano e dopo un anno lo suonava. Ma bene eh. Era sorridente, un mangione, aveva pure imparato a suonare il violino”.

Tantissimi i momenti in cui ha avvertito molte forte la sua presenza. “Quando al mattino mi alzavo, pensavo a mio figlio, andavo sul terrazzino e aspettavo che arrivasse un gabbiano. Ci guardavamo un po’ e poi se ne andava. Poi a Mosca, in albergo, mi affaccio. Penso a mio figlio e passa un gabbiano, nel centro di Mosca. Se non sono messaggi questi… Un’altra volta, dopo aver fatto una intervista in tv su mio figlio, mi tolgo il microfono e in terra c’è una piuma”. Ora, finalmente, Franco ha potuto ricongiungersi all’amato figlio e nessun potrà più dividerli.

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