Governo Meloni, in arrivo un nuovo Reddito di Cittadinanza: sarà per pochi

Giorgia Meloni è il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri: il giuramento è avvenuto di recente, e il suo governo è stato formato da poco.

Cosa succederà adesso? Molti si stanno chiedendo quali saranno i cambiamenti che metterà in atto da ora in poi, e soprattutto se il Reddito di Cittadinanza subirà un freno o una ripartenza. Dopo le votazioni politiche, non si fa infatti che parlare di questo: arriveranno presto nuovi dettagli.

Pare che potrebbe esserci un nuovo Reddito di Cittadinanza, da destinare però a poche persone. Ecco di cosa si tratterebbe.

Un nuovo Reddito di Cittadinanza nel governo Meloni?

Il Reddito di Cittadinanza è stato – com’è ormai ben noto – ideato dal Movimento 5 Stelle e ha avuto subito un grande successo. Cosa succederà adesso con questo nuovo governo rappresentato da Giorgia Meloni? Si è parlato di questo proprio durante una puntata di Dritto e Rovescio, durante la quale è stato spiegato come potrebbe essere modificato il sussidio dal nuovo Presidente del Consiglio.

Uno stato giusto fa assistenzialismo verso chi non può lavorare“, aveva infatti detto la Meloni parlando anche di un assegno di solidarietà come strumento di welfare. Probabilmente, il reddito di cittadinanza potrebbe quindi essere sostituito da un nuovo strumento di welfare da destinare solamente alle categorie più fragili (e che sono impossibilitate a lavorare). Si tratterebbe quindi di un intervento che andrebbe a coprire una spesa pari a circa 650 euro a famiglia con un isee inferiore a 15mila euro.

Ne ha parlato anche Gabriele Fava – avvocato giuslavoratista – che ha spiegato come potrebbe cambiare il Reddito di Cittadinanza, spiegando che potrebbero quindi essere interessate le famiglie in cui è presente una persona con un’età superiore ai 60 anni, ma anche con minorenni o disabile a carico. Coloro che non rientrano quindi in queste categorie e che possono lavorare, rischiano di perdere il reddito di cittadinanza.

Si è infine parlato di una donna che si chiama Valentina: lei percepisce oggi un sussidio pari a 500 euro, e potrebbe lavorare solamente se trovasse delle condizioni lavorative adatte alle sue esigenze. Federico – un invalido all’80 % – percepisce invece al momento una pensione di invalidità di soli 300 euro.

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