Alfonso Signorini, conduttore del Grande Fratello Vip, ha dovuto affrontare una questione molto spinosa e complessa. Marco Bellavia è stato bullizzato a causa dei suoi problemi psicologici e per la sua depressione.
La depressione non è uno show
Il concorrente, Marco Bellavia, ha deciso di lasciare il programma del Grande Fratello Vip a causa dell’ atteggiamento indifferente, canzonatorio e in alcuni casi anche cattivo degli altri concorrenti. Il persistere di questa situazione gli ha reso impossibile la permanenza all’interno della casa più spiata di Italia, e ciò ha portato a galla tutto un sommerso relativo alla salute mentale nell’opinione pubblica.
Il conduttore, famoso negli anni ’80 e ’90 per la sua conduzione del programma per bambini Bim Bum Bam, è stato isolato da quello che poi si è rivelato essere il branco che lo vessato, ridicolizzato e sminuito. La trasmissione come il conduttore ha attirato su di loro un importante numero di commenti, quest’ultimi sono stati molto severi. In Italia, 3 milioni di persone soffrono di depressione, questi sono i dati relativi al solo anno 2019; tale condizione non viene trattata adeguatamente e solo pochissimi riescono ad usufruire di cure adeguate.
Gli antidepressivi in Italia rappresentano il 3,4 % di tutti i farmaci usati, nel 2021 circa il 7% degli italiani ha assunto antidepressivi. Solo questi pochi dati, per sottolineare quanto questo problema sia serio e coinvolga un sottobosco particolarmente complesso di casi, più o meno gravi. Questo disturbo dell’umore è una patologia psichiatrica piuttosto complessa, la quale è stata oggetto della trasmissione di Mediaset, facendo però molto scalpore.
Cosa ci si attendeva dal Grande Fratello Vip
Questo perchè molti concorrenti, a detta dei telespettatori, hanno mancato in empatia e sensibilità. Signorini insieme a tutto il suo entourage, dovrebbe, secondo molti rivedere e ricalibrare le direttive del Grande Fratello Vip. Dunque un’ occasione persa per discutere e approfondire in un contenitore come il Grande Fratello, che seppur tanto criticato, attira un numeroso pubblico, soprattutto di giovanissimi. Sono proprio le future e nuove generazioni, quelle più interessate ad approfondire queste problematiche: si dovrebbe inoltre cercare di allontanare lo stigma relativo alle malattie mentali, superando anche in chiave goliardica, tematiche così complesse. Oggi nel mondo la depressione coinvolge oltre 300 milioni di persone, tale malattia non è uno scherzo e procura molta sofferenza in chi ne soffre.
