Pioggia di Bonus da chiedere entro Natale: l’elenco

L’Italia ha un nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale dovrà affrontare non pochi problemi, come quello inerente alla povertà di milioni di persone che giusto in questi giorni si vedono scadere i bonus sociali messi in campo dal governo Draghi. Ecco quali sono

Si stanno avvicinando le scadenze di tutte le agevolazioni e i bonus che attualmente sono disponibili per gli italiani. Come verrà affrontato il periodo natalizio, senza più questi aiuti e con gli aumenti dei costi delle spese che non tendono a rientrare?

L’attuale esecutivo dovrà presto prendere delle decisioni e nel caso in cui questi aiuti non saranno rinnovati, non c’è che attendersi una stangata molto dura. Tra le agevolazioni che stanno dando un sostegno agli italiani spiccano tra gli i vari bonus, le accise tagliate sulla benzina e anche gli aiuti alle aziende. 

Le misure in scadenza il 31 dicembre

I dati ufficiali dichiarano che per i bonus sociali al momento per un solo anno sono stati spesi circa 3,3 miliardi, ma ci sono da aggiungere altri 14,7 miliardi destinati agli sconti sulle bollette delle utenze di gas e luce. Proviamo ad immaginare cosa potrebbe succedere se vengono eliminate queste misure, che scadranno proprio il 31 dicembre. quindi in un periodo di festa. Per non ritrovarci nella disperazione dopo il brindisi di mezzanotte, sarebbe meglio che il nuovo esecutivo prenda di petto il problema e capire come agire dopo questa data. A quanto pare al momento rimangono disponibili ancora 10 miliardi. Ma gli aiuti finora sono costati di più.

Tanto per precisare il 18 novembre scadrà il taglio delle accise del carburante, mentre il 30 dello stesso mese finiranno le agevolazioni rivolte alle aziende. Per benzina, gpl e diesel si sono spesi, per dare lo sconto, circa 7,7 miliardi da marzo fino ad ottobre. Tuttavia in questo periodo si è registrata una lievissima discesa dei prezzi, quindi questo aiuto potrebbe essere rivisto.

Cosa spetta alle aziende

Le aziende che sono state soccorse con sconti considerevoli sull’energia, con un costo di 5 miliardi di euro, se venissero private da questa boccata d’ossigeno, potrebbero finire a gambe all’aria con i macchinari fermi, soprattutto per le imprese più piccole. Quest’ultime hanno ottenuto una copertura del 30% sui costi totali. 

Insomma, dove e come intenderà indirizzare questi 10 miliardi di euro poc’anzi citati, il Governo di Giorgia Meloni? È necessario far quadrare i conti, ma senza mandare alla rovina le famiglie più fragili, che potrebbero cadere nella povertà totale.

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