Tina Cipollari in lacrime a Verissimo: “Mi vergognavo”

Tina Cipollari apre il suo cuore nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo e scoppia in lacrime, commossa, nel ricordare le sue umili origini. 

Una Tina a cui il pubblico non è abituato, quella che si è palesata domenica scorsa a Verissimo. Silvia Toffanin ha intervistato uno dei pilastri di Uomini e Donne, lo show di Maria De Filippi che da oltre 20 anni catalizza l’attenzione di milioni di telespettatori.

Tina Cipollari nel programma si è sempre dimostrata forte, determinata e spesso anche fumantina nei confronti di molti dei partecipanti eppure durante la lunga intervista nel talk della domenica pomeriggio di Canale 5, la Vamp ha svelato un lato di sé inedito, più fragile e sensibile.

I lavori dell’opinionista per aiutare la famiglia

Nel corso dell’intervista di Verissimo Tina Cipollari è ritornata a ritroso nel tempo, quando per aiutare la sua famiglia faceva diversi lavori: dalla babysitter alla rappresentate, fino a venditrice di mimose ai semafori. L’opinionista di Uomini e Donne ha raccontato di essere nata in una famiglia modesta di contadini: “I miei genitori erano due contadini, lavoravano tutto il giorno nei campi. Non avevano tempo da dedicare ai figli. Una vita faticosa e dura”. Il braccio destro di Gianni Sperti all’interno di Uomini e Donne, nel ricordare sua madre è scoppiata a piangere:

“Mia madre è stata una donna fortissima, con tante energie. Riusciva ad occuparsi di noi figli e andare anche a lavorare. Lavorava nei campi. Non riusciva mai a essere felice. Quando rientrava la sera era stanca, aveva voglia di fare ma le sue energie erano esaurite. Non mi aspettavo nulla da lei, perché sapevo che non poteva dare più di quello che stava dando.”

I ricordi di Tina Cipollari

Tina Cipollari ha poi fatto riemergere un ricordo lontano che ha voluto condividere con il pubblico. Risale a tantissimo tempo fa, quando a lei e a sua madre venne impedito di entrare in un taxi perché avevano le scarpe sporhe di fango.  “Una volta io e mia mamma dovevamo andare a Roma. Per arrivare alla fermata dell’autobus, abbiamo fatto una strada sterrata e, siccome poco prima aveva piovuto, ci siamo sporcate le scarpe di fango. A quel punto, a Roma, volevamo prendere un taxi per arrivare in centro, ma non ci hanno fatte salire, perché avevamo le scarpe sporche”.

L’opinionista ha ammesso che all’epoca si vergognava delle sue origini: “Mi vergognavo. Vedevo il vivere in campagna come una cosa da gente disastrata, emarginata, quando si parlava di contadini all’epoca, mezzo secolo fa, era un po’ una specie a parte. I contadini erano visti come gente che non conta nulla, dedita solo al lavoro e basta.” Poi guardando un video in cui appariva suo padre non è riuscita nuovamente a trattenere le lacrime:
 “Scusami Silvia, non volevo che accadesse questo, io mi conosco, sono molto forte, però di fronte a queste cose divento fragile perché ho perso i miei genitori. Fortunatamente li ho vissuti per tanto tempo, però, mi fa proprio male. Questi ricordi mi fanno male, mi fanno rivivere emozioni e drammi”.

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