Stile: riscopriamo il maestro assoluto di quattro generazioni | Dopo di lui niente è restato uguale

“Mi hanno scelto come uomo meglio vestito dell’anno, ma non ho mai capito perché. La semplicità, per me, è sempre stata l’essenza del buon gusto”

E’ scomparso da 36 anni, ormai. Ma il suo stile, la sua classe, i suoi outfit, lo hanno consegnato alla storia. Un uomo affascinante, tutt’oggi indicato come emblema di eleganza. E’ proprio vero, non ne fanno più uomini così.

Cary Grant
Un’icona dell’eleganza maschile (Instagram)

Pensate che negli anni Cinquanta gli esperti lo decretarono non solo ‘well dressed man’. Sempre di classe, sia che fosse in abbigliamento sportivo, sia che adottasse outfit maggiormente ricercati. Se pensiamo come si vestono gli uomini oggi…

La sua peculiarità stava nel fatto di essere sempre impeccabile, sia che indossasse una divisa, sia che dovesse sfoggiare uno dei suoi iconici completi eleganti. Dal doppiopetto blu e bottoni dorati al completo kaki, con camicia accuratamente infilata nei pantaloni e cintura coordinata. E poi i capelli, sempre a posto, con tanto di brillantina. Che in quegli anni andava molto in voga.

“Spesso mi chiedono un consiglio su come vestire, e cerco sempre di rispondere il meglio che posso, ma non sono propenso a considerare me stesso come un’autorità in materia. Molte volte mi hanno scelto come uomo meglio vestito dell’anno, ma non ho mai capito perché. La semplicità, per me, è sempre stata l’essenza del buon gusto”. Queste le sue parole in un’intervista. Come dargli torto. Avete capito di chi stiamo parlando?

La classe non è acqua

Stiamo parlando di un mito del cinema come Cary Grant. Nato a Bristol il 18 gennaio 1904 e morto a Davenport ormai circa 36 anni fa, il 29 novembre 1986. Uno degli attori più rappresentativi di Hollywood, dotato di una naturale eleganza, di una notevole prestanza fisica e di un sottile senso dell’ironia.

Cary Grant
Lo stile innato di Cary Grant (Instagram)

Ha recitato in un centinaio di film, in prevalenza commedie brillanti, non disdegnando però ruoli in pellicole sentimentali, drammatiche e in alcuni thriller di Alfred Hitchcock, il quale ebbe a dichiarare che Cary Grant fu l’unico attore nella sua carriera che avesse veramente amato. Tra i titoli più importanti della grande carriera dell’attore britannico, ricordiamo: “Il diavolo è femmina” (1935), “Il sospetto” (1941), “Arsenico e vecchi merletti” (1944), “Notorius – L’amante perduta” (1946), “Intrigo internazionale” (1959), “L’erba del vicino è sempre più verde” (1960), “Sciarada” (1963).

Insomma, un attore consegnato al gotha del cinema mondiale. Non solo per le sue doti recitative. Ma anche per la sua eleganza. Ian Fleming disse invece di essersi almeno in parte ispirato a Grant nel delineare il personaggio dell’agente segreto James Bond. Due miti di eleganza.

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