L’Agnelli che amava le due ruote | Un’occasione mancata dell’industria italiana

Una dinastia, quella degli Agnelli, che ha cambiato la storia d’Italia. E oggi la storia sarebbe potuta essere diversa. Molto diversa…

La dinastia Agnelli lega indissolubilmente il proprio nome alla Fiat e, un certo qual modo, anche alla Ferrari. Stiamo parlando di una delle famiglie che hanno cambiato la storia dell’imprenditoria italiana. Soprattutto per quanto concerne le automobili. Eppure, c’era qualcuno che sembrava assolutamente più interessato alle due ruote. Chissà come sarebbe andata la storia…

Famiglia Agnelli
Era lui l’Agnelli che poteva salvare l’industria italiana? | Instagram (matteo_lucherini_bargellini)

Casa automobilistica italiana, la Fiat. Anzi, torinese. Il marchio ha una lunga storia, essendo stato fondato l’11 luglio 1899 presso il Palazzo Bricherasio di Torino come casa produttrice di automobili, per poi sviluppare la propria attività in numerosi altri settori, dando vita a quello che sarebbe diventato il più importante gruppo finanziario e industriale privato italiano del XX secolo.

Parliamo anche della prima holding del Paese e, limitatamente al settore automobilistico, la maggior casa produttrice del continente europeo e terza a livello mondiale, dopo le statunitensi General Motors Co. e Ford Motor Co., per un ventennio, fino all’esplosione della crisi dell’industria automobilistica torinese iniziata alla fine degli anni ottanta.

Oggi fa parte del gruppo Stellantis. Nella dinastia degli Agnelli, oggi retta da John Elkann, non possiamo non ricordare le carismatiche figure dell’avvocato Gianni Agnelli, che ha segnato un’epoca. Non solo sotto il profilo imprenditoriale, ma anche dello stile. E, in misura minore, il fratello Umberto. Entrambi con un ruolo fondamentale nei successi della Juventus. Eppure, in questa famiglia di rango così importante, c’è stato qualcuno che aveva la passione per le due ruote.

Il rampollo di casa Agnelli e la passione delle due ruote

Una stella che si è spenta troppo presto. Parliamo di Giovanni Alberto Agnelli, colloquialmente noto come Giovannino Agnelli. Nato a Milano il 19 aprile 1964 è morto a Venaria Reale, 13 dicembre 1997, ad appena 33 anni. E stato un imprenditore e dirigente d’azienda italiano.

Il 16 novembre 1996 aveva sposato l’anglo-americana Frances Avery Howe, architetto, conosciuta quand’era entrambi studenti alla Brown, dalla quale aveva avuto la sola figlia Virginia Asia, nata il 16 settembre 1997, pochi mesi prima della scomparsa del papà. Giovannino Agnelli, infatti, è morto il 13 dicembre 1997, a trentatré anni, per una rara forma di cancro all’intestino, nonostante le cure in centri specializzati negli Stati Uniti.

Giovannino Agnelli in sella alla Vespa Piaggio (Instagram) 2.12.2022 stylife
Giovannino Agnelli in sella alla Vespa Piaggio (Instagram)

E oggi, a distanza di 25 anni dalla scomparsa del rampollo di casa Agnelli, dagli archivi spunta fuori una foto, inedita. Eccolo, sorridente, in sella a un’altra icona italiana, la Vespa Piaggio: “Le persone sono all’origine della nostra forza. Sono la risorsa e l’intelligenza dell’organizzazione. Il coinvolgimento a ogni livello, il lavoro in squadra, la condivisione degli obiettivi sono necessari per la realizzazione della nostra missione…” amava dire Giovannino Agnelli.

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